I passi: parafrasi 7
Quasi cento anni sono passati dal primo momento in cui ho aperto gli occhi e non ci crederete ma sono un vecchietto molto "in gamba", anche se con la gobba sopra le spalle.
Vivo con il mio pronipote e la sua bellissima famiglia in un paese che credo non lascerò mai, che a volte nel mio cervello balena l'idea di tornarmene al nord ma poi capisco che è qui la mia vita, anche se sostengo che i sogni si possono tramutare in realtà.
E' in questo paese che ogni giorno di sole esco per fare una bellissima passeggiata, per ascoltare i suoni della natura, per vedere i suoi colori, per odorare i suoi profumi.
Infatti pur avendo una età abbastanza avanzata riesco ancora a vedere senza bisogno di occhiali, anche per leggere un libro o il giornale, riesco a masticare senza bisogno di apparecchi per sostituire i denti, anche perché adoro i cibi cremosi e morbidi, riesco per fino a riordinare la mia stanza ogni giovedì mattina.
Solo una volta ho avuto bisogno di aiuto, ed ho incontrato una persona veramente molto sensibile, Carmella, che capisce in modo sublime tutte le persone che la circondano.
Un giorno mi regalò un oggetto a forma di cono, ma molto storto, con decorazioni floreali realizzate con piccoli tasselli di specchio che con i raggi del sole creavano l'arcobaleno tutto intorno, e questo strano oggetto mi diede la possibilità di sentire tutti quei suoni che fino a quel momento non potevo percepire, è proprio per questo che sono un sostenitore dell'idea che tutti i sogni si possono tramutare in realtà
0 Commenti:
Posta un commento
Iscriviti a Commenti sul post [Atom]
<< Home page