le altre parole

Le altre parole sono quelle che non si dicono nello spazio concreto degli incontri, sono quelle che sfuggono all'attimo, ma si raccolgono tra la sabbia del "volevo dire", sono le frasi che possono colorare di rosso le guance e per questo si preferisce scriverle, sono i racconti che hanno bisogno di tempo, sono il filo di lettere che cerca di tenere collegati due momenti distanti, sono le parole che hanno bisogno di restare fisse e ben visibili da tutti... scrivi a mirkoartuso@libero.it

17.10.06

I passi: parafrasi 10

Ho incontrato un vecchio prossimo ai cent'anni, che nonostante la veneranda età e una strana gobba cresciuta sulla sua schiena, può considerarsi ancora abile e auto sufficiente.
Abita in una bella cittadina con la famiglia di suo pronipote; qualche volta ha il desiderio di ritornare al suo paese ma capisce che non è possibile.
Tutte le volte che il tempo lo permette, esce di casa per fare lunghe passeggiate: ama il sole, i suoni ed i profumi della natura: Si sente ancora in gamba, legge senza gli occhiali e una volta la settimana riordina la sua camera inoltre, a differenza di altri, non usa la dentiera e mastica ancora con i suoi denti.
Una volta però, anche lui ha avuto bisogno di qualcuno che lo aiutasse: ha incontrato Carmella una persona fantastica in grado di capire tutto ciò che aveva dentro e di aiutarlo. Per merito suo ha capito che i sogni possono diventare realtà (anche se lui lo aveva già da tempo immaginato): un giorno gli regalò uno strano oggetto che ricordava una tromba o meglio ancora una cornucopia, era molto bello e decorato con fiori dipinti ed incastonati che riflettevano la luce creando giochi di colori, con questo oggetto finalmente è riuscito a sentire tutti i suoni che prima neppure immaginava potessero esistere.

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