le altre parole

Le altre parole sono quelle che non si dicono nello spazio concreto degli incontri, sono quelle che sfuggono all'attimo, ma si raccolgono tra la sabbia del "volevo dire", sono le frasi che possono colorare di rosso le guance e per questo si preferisce scriverle, sono i racconti che hanno bisogno di tempo, sono il filo di lettere che cerca di tenere collegati due momenti distanti, sono le parole che hanno bisogno di restare fisse e ben visibili da tutti... scrivi a mirkoartuso@libero.it

17.10.06

I passi: parafrasi 11

Ho conosciuto un vecchio di quasi cento anni; solo la gobba tradiva la sua età per il resto era molto abile in tutto: leggeva senza occhiali, riusciva a sistemare la sua stanza, non usava la dentiera ma ancora i suoi denti per mangiare e faceva ancora lunghe passeggiate gustandosi il sole, i suoni e i profumi della natura che amava tanto.
Viveva con un pronipote in città e spesso desiderava tornare al suo paese ma era anche abbastanza saggio da capire che non era possibile.
Una volta ha avuto bisogno di aiuto e ha avuto la fortuna di incontrare Carmela.
Carmela immaginava di cosa avesse bisogno quel vecchietto così gli regalò uno strano oggetto che gli permetteva finalmente di sentire suoni che non sapeva esistessero.
Così, insieme a quell'oggetto che sembrava una variopinta trombetta, Carmela gli donò anche la certezza (lui l'aveva solo immaginato) che i sogni possono diventare realtà.

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