le altre parole

Le altre parole sono quelle che non si dicono nello spazio concreto degli incontri, sono quelle che sfuggono all'attimo, ma si raccolgono tra la sabbia del "volevo dire", sono le frasi che possono colorare di rosso le guance e per questo si preferisce scriverle, sono i racconti che hanno bisogno di tempo, sono il filo di lettere che cerca di tenere collegati due momenti distanti, sono le parole che hanno bisogno di restare fisse e ben visibili da tutti... scrivi a mirkoartuso@libero.it

8.10.06

I passi. Parafrasi 12-0

Questo è il primo post sulle parafrasi. Qui sotto pubblico (rigorosamente anonima) l'ultima che mi è arrivata e subito a seguire l'originale (che è l'inizio del bellissimo romanzo "Il cornetto acustico" di Leonora Carrington)

Parafrasi n.12

Assaporo ancora l'incontro con quello strano personaggio quasi centenario;
una particolare prominenza al centro della sua schiena, era l'unico indizio della sua età, svolgeva tutto ciò che voleva con estrema facilità.
La sua vista era perfetta, non gli mancava il piacere di vivere in un luogo ordinato e pulito da lui stesso, il suo sorriso, stranamente ancora naturale, era meraviglioso, fisicamente molto attivo, si manteneva in forma con lunghe camminate tra la natura, da lui tanto amata, che gli regalava il calore del sole, i suoni ed i profumi a cui non poteva rinunciare.
Nella sua dimora cittadina alloggiava con il figlio di sua nipote, quasi quotidianamente ripensava al suo paese desideroso di ritornarvi, ma la sua saggezza lo fermava.
In un momento particolarmente difficile della sua vita conobbe Carmela.
Carmela sentì immediatamente di cosa necessitava quello strano uomo per poter stare meglio e gli fece un dono magico, gli diede la possibilità di percepire, attraverso un piccolo oggetto, suoni che nemmeno immaginava esistessero.
Finalmente l'uomo poté gioire perché quel dono che apparentemente assomigliava semplicemente ad un coloratissimo imbutino, era la riprova di quanto aveva da sempre sperato:
ciò che si desidera fortemente prima o poi ci arriva.

Il brano di Leonora Carrington

Quando Carmella mi regalò un cornetto acustico può darsi che ne prevedesse le conseguenze. Carmella non è quel che chiamerei una persona maliziosa, semplicemente ha un curioso senso dell'umorismo.
Il cornetto era un bell'oggetto nel suo genere; senz'essere veramente moderno era molto grazioso, tempestato di motivi floreali d'argento e madreperla e ampiamente incurvato come un corno di bufalo. La bellezza del cornetto non era la sua unica qualità, amplificava il suono a tal punto che una conversazione normale poteva essere udita perfino da me.
Qui devo specificare che nessuno dei miei sensi è stato minimamente intaccato dall'età. Ho ancora una vista eccellente anche se uso gli occhiali per leggere, quando leggo, il che capita di rado. È vero che i reumatismi mi hanno in qualche misura incurvato lo scheletro, ma questo non mi impedisce di fare una passeggiata quando il tempo è buono, né di spazzare la mia stanza una volta alla settimana, il giovedì; un tipo di ginnastica insieme utile e edificante. Sono tuttora un membro valido della società che può rendersi gradevole e divertente quando l'occasione si presti. Il fatto che non ho denti e che non ho mai potuto portare una dentiera non mi dà fastidio, non devo mordere nessuno e vi è ogni sorta di cibi teneri e mangiabili, facili da procurarsi e da digerire.
Ho adesso novantanove anni e da circa quindici vivo col mio bisnipote e la sua famiglia.
Negli ultimi anni mi è venuta piano piano la paura di non tornare mai più nel nord, di non andarmene mai via di qui. Non devo perdere la speranza, i miracoli accadono, accadono molto spesso. Certa gente pensa che cinquant'anni sono molti per visitare un paese. Per me cionquant'anni significano soltanto un arco di tempo nel quale sono rimasta incollata a un luogo dove non volevo trovarmi affatto. Per tutto questo tempo ho cercato di andarmene, non so come non ci sono mai riuscita, dev'esserci qualche vischioso incantesimo che mi trattiene come una mosca appiccicata a una striscia di carta moschicida.

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