le altre parole

Le altre parole sono quelle che non si dicono nello spazio concreto degli incontri, sono quelle che sfuggono all'attimo, ma si raccolgono tra la sabbia del "volevo dire", sono le frasi che possono colorare di rosso le guance e per questo si preferisce scriverle, sono i racconti che hanno bisogno di tempo, sono il filo di lettere che cerca di tenere collegati due momenti distanti, sono le parole che hanno bisogno di restare fisse e ben visibili da tutti... scrivi a mirkoartuso@libero.it

22.11.06

I passi: altre immagini



Questa immagine è un albero ribattezzato farfalla.
Sopra A e B abbiamo incolonnato un dialogo costruito con il sistema dell'albero (due gruppi portano avanti a biglietti un dialogo: il primo ne mette uno, l'altro gruppo risponde e così via). Poi però i gruppi si sfaldano e l'individualità di diffonde sia nell'inserimento dei biglietti del dialogo portante (quello nelle colonne sopra A e B), sia nei biglietti che si affiancano ad esso orizzontalmente. Questi ultimi, sono annotazioni che riguardano il pensiero del personaggio che parla, all'altezza alla battuta cui sono affiancati. Gli intrecci di pensiero (come un ego e un alter ego) possono complicarsi.
Il risultato del nostro esperimento è stato questo, dalla forma più di farfalla che di albero. Un cespuglio?

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