le altre parole

Le altre parole sono quelle che non si dicono nello spazio concreto degli incontri, sono quelle che sfuggono all'attimo, ma si raccolgono tra la sabbia del "volevo dire", sono le frasi che possono colorare di rosso le guance e per questo si preferisce scriverle, sono i racconti che hanno bisogno di tempo, sono il filo di lettere che cerca di tenere collegati due momenti distanti, sono le parole che hanno bisogno di restare fisse e ben visibili da tutti... scrivi a mirkoartuso@libero.it

11.3.08

TREVISO CITTA' MANIFESTA




le foto sono di Enrico Colussi

L'INUTILE INDISPENSABILE

Oggi presentiamo Treviso Manifesta, secondo appuntamento, manifestazione di piazza pensata e creata da persone inutili: io, per esempio, faccio quadri, disegni, vignette, dunque opere inutili. Bizzarro, musicista, quindi creatore di cose inutili, per arrivare al trionfo dell'inutilità:Mirko Artuso, due metri di sontuosa bistecca padana, e cosa fa? L'attore, la più imbarazzante delle inutilità. Apriamo i microfoni agli inutili. Così ci definisce qualcuno territorialmente molto vicino a noi. Va bene, però aggiungo "indispensabili". Ci vantiamo di ritenerci delle "indispensabili inutilità". Auguri. (Beppe Mora)


ecco le date dei prossimi reading spontanei in città . troverete le indicazioni sui luoghi e gli orari sulla stampa locale. le date possono subire variazioni.

20 APRILE
11 MAGGIO
22 GIUGNO
20 LUGLIO
24 AGOSTO
21 SETTEMBRE
19 OTTOBRE
23 NOVEMBRE
14 DICEMBRE

> INVITO TUTTI A PARTECIPARE

“Treviso Manifesta” di Ricky Bizzarro

Voglio essere chiaro il più possibile.
L’incontro di domenica scorsa, organizzato dal sottoscritto e da Mirko Artuso, durante il quale diversi artisti trevigiani hanno “regalato” alla città musiche e letture, sarà un appuntamento che si protrarrà con cadenza regolare: una volta al mese, fino alla fine dell’anno in corso, in luoghi da definire di volta in volta all’interno delle mura cittadine.
Detto questo, colgo l’occasione per invitare, anche a nome di chi ha già aderito all’iniziativa, autori, poeti, danzatori, musicisti, attori, pittori, ecc.. a partecipare ed esprimersi. E’ una buona occasione per vestire la città di abiti nuovi.
Voglio davvero essere chiaro il più possibile. Siete tutti invitati!
Nessuna scusa tipo : “ No son vegnuo parchè nessuno me gà invità!”. Non regge.
In ogni ambiente artistico, certe voci si trasmettono più veloci del virus dell’influenza.
Lo sapete tutti, artisti intendo, quindi fatevi sentire.
Sono giustificati solo quelli in tournee permanente attorno al globo ( nessun trevisan che me risulta…). Tutti gli altri presenti!
Detto questo, tengo a precisare che l’iniziativa non ha nessuno scopo politico, se non quello di aiutare il “Medio Evo” culturale che affligge la città da ormai troppo tempo, a spegnersi serenamente.
Si tratta, in fondo, di una caritatevole eutanasia. Una dolce morte da somministrare con umana “pietas”. Nessuna vendetta. Nessuna violenza.
E’nostra intenzione aiutare il naturale svolgersi degli eventi: alle epoche oscure seguono tempi luminosi. Sempre. La storia ce lo insegna.
Nessuno può ingabbiare in modo definitivo le idee: meglio di Houdinì, il pensiero umano è in grado di sciogliere qualsiasi nodo lo imprigioni.
Attendiamo quindi fiduciosi un “Rinascimento”, un’epopea luminosa che dissolva le “nebbie ignoranti”, stese sulla città da chi ha sempre creduto che i “congiuntivi” fossero raccordi per tubature.
Non siamo certo qui a sbandierare la presenza di qualche novello Michelangelo o Da Vinci, figuriamoci, vogliamo solo presenziare, esporre le nostre facce, testimoniare che in città ci sono altri “neuroni vivi” oltre a quelli che già si muovono da tempo.
Lo scopo è quello di “abbellire” ulteriormente la città spingendo il decoro oltre le fioriere sui ponti, le mura pulite, gli asfalti ben tirati e le rotonde dal “Pigreco” sbilenco.
Vogliamo dare un seguito al Manifesto “Treviso Città Aperta”, aggiungendo nuovi capitoli allo scritto.
Non ci esibiamo credendo che Treviso sia razzista e intollerante nei confronti degli ultimi: la città non è razzista e questo lo sappiamo bene, tutt’al più soffre di pigrizia congenita.
Non ci battiamo per le cause degli immigrati: per quelle ci sono associazioni e addetti ai lavori vari, che già da tempo svolgono il loro lavoro in maniera egregia.
Nessuna politica ci spinge a farlo e nessuna politica uscirà dai nostri microfoni durante gli happening.
Quello di cui siamo certi, è che gli artisti trevigiani (morti a parte) sono costretti a riscuotere i consensi del proprio lavoro altrove: lontano dalla città. Questo è inaccettabile!
Un piccolo consiglio ai gestori dei bar: adottate un artista, uno di quelli che non fanno rumore.
“Piantatelo” sul vostro plateatico e non dimenticatevi di dargli da bere ( è una razza che necessita di molti liquidi). Avrete così un motivo in più per non farvi soffiare da sotto il naso pezzi del vostro sudato lavoro.

Le date saranno presto pubblicate nei seguenti siti: www.lealtreparole.blogspot.com , www.radiofiera.it , www.fioi.tv .

Ricky Bizzarro

1 Commenti:

Blogger Gianfru ha detto...

ma che bella la prima fotoooo ... a si .. l ho fatta iooooooooo
:))))
LaGianfru

11:54  

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